Paolo
Polloniato.
Nato
nel 1979 a Nove (VI).
Proviene
da una storica famiglia di Maestri Artigiani legati da due secoli
alla produzione della ceramica di Nove, uno dei centri più
importanti in Italia.
Tra il 2001 e il 2007, frequenta il corso di Decorazione sez. B con il
professore Gaetano Mainenti, presso l’Accademia di Belle Arti di
Venezia .Nel 2002 è co-fondatore del gruppo Made in Nove.
Dal 2008 la ceramica contemporanea rappresenta il suo settore di ricerca fondamentale, sviluppata attraverso l’indagine e la manipolazione di stampi delle varie manifatture storiche del suo luogo di origine, al fine di creare sculture e installazioni in cui una storia si rapporta con il presente, generando nuovi scenari. Nel maggio 2012 è stato invitato a Vallauris per tenere un work shop e una residenza d’artista in cui ha prodotto utilizzando degli stampi storici di questo centro di produzione ceramica francese.
CV: 5 Parole che descrivano le tue opere
PP:La metamorfosi della tradizione. Una raffigurazione classica del neo
realismo . Ironia e sarcasmo. Sensi e doppi sensi. Le mie opere sono il
proseguito evolutivo di una lunga Storia.
CV: Che aspetto della tua personalità ti è più utile nel tuo lavoro?
PP: La sensibilità e l’attenzione verso la realtà che mi circonda. Uso tutti i sensi
al fine di percepire il tempo in cui mi trovo, per poi dare forma al mio punto
di vista.
CV: Qual'e il tuo pezzo in ceramica preferito?
PP: “Vasca con putto , modello ‘800 Manifattura Barettoni, già Antonibon”.
2008. Rappresenta la presa di coscienza di come volevo usare la
ceramica.
La mia evoluzione artistica é molto diversa, ho spaziato attraverso diversi
materiale e tecniche, a seconda del fine concettuale che mi pongo . La
ceramica é la più recente, iniziata nel 2008. Rappesenta , probabilemente,
un destino di origini famigliari e del fatto che sono nato a Nove, dove si fa
ceramica da quattro secoli.
CV: Da cosa trai ispirazione?
PP: Dalla realtà in cui mi trovo. Dalla società contemporanea basata tra miti
e illusioni, tra azioni e reazioni. Dal osservazione del comportamento
dell’uomo nel quotidiano. Da cio’ che i media ci dicono e sopratutto come lo
dicono. Dalla maniera di reagire o meno di tanti rispetto le scelte di pochi.
Adoro il metodo dadaista usato da “Blob” di ri-rappresentare la realtà ,
nello spazio televisivo .
CV: Se potessi scegliere dove vivere/lavorare nel mondo, dove andresti?
PP: Io ora vivo e lavoro tra Bruxelles e Nove. Non sento l’esigenza di scegliere
un luogo fisso. Piuttosto mi trovo meglio nella condizione di potermi
spostare tra vari luoghi e tradizioni, per creare. Nella mia esperienza,
diversificare i luoghi , mi ha permesso di evolvermi molto , perché ogni
situazione mi genera un’ispirazione diversa .
CV: Il tuo migliore e peggiore momento ceramico
PP: Migliore quando ho capito cosa volevo dalla ceramica, peggiore quando
non riesco a realizzare, per limiti economici, le opere future che appaiono
nella mia testa.
Exhibitions
2012
-“STICCIANO 2012” collettiva preso al Tenuta di Sticciano , Certaldo( FI).
-“WABI SABI – HANDMADE IN ITALY” collettiva spazio espositivo “Leglise” , Torino.
-“BLACK IS NOT BLACK” collettiva galleria L’atelier ceramique, Losanna (Svizzera). -“PAOLO POLLONIATO” mostra personale . Galleria André Gombert, Parigi (Francia)
2013
-“PAOLO POLLONIATO” mostra personale.Galleria PULS Contemporary Ceramics, Bruxelles (Belgio).
www.polpolloniato.com
Paolo Polloniato born in 1979 in Nove (Vicenza)comes from a family of Master Artisans involved for the past two hundred years in the production of Nove's ceramics, one of the graetest centre in Italy. He is the co-founder of Made in Nove.
From 2008 he works almost exclusivly with ceramics, re-working original moulds from historical ceramic houses of Nove and creating new sculptures connected with the present. In May 2012 was selected for an artist's residence in Vallauris.
CV: Five words that describe your work
PP: The metamorphosis of tradition. A classical refiguration of neo-realism. Irony and sarcasm. Meanings and double senses. My pieces are the evolution of a long History.
CV: If you could choose where to live/work in the world, where would you go?
PP: I live and work between Bruxelles and Nove. I don't feel the need to chose a specific place. I rather enjoy moving to various places and tradition, helps my creativity. In my experience, changing places gave me the chance to evolve, because every situation generates a diverse inspiration.
CV: Your best and worst ceramic moment
PP: Best when I realise what I wanted from ceramics, worst when I don't succeed, for economical reasons, to create the works that I have in my head.
www.polpolloniato.com
Dal 2008 la ceramica contemporanea rappresenta il suo settore di ricerca fondamentale, sviluppata attraverso l’indagine e la manipolazione di stampi delle varie manifatture storiche del suo luogo di origine, al fine di creare sculture e installazioni in cui una storia si rapporta con il presente, generando nuovi scenari. Nel maggio 2012 è stato invitato a Vallauris per tenere un work shop e una residenza d’artista in cui ha prodotto utilizzando degli stampi storici di questo centro di produzione ceramica francese.
CV: 5 Parole che descrivano le tue opere
PP:La metamorfosi della tradizione. Una raffigurazione classica del neo
realismo . Ironia e sarcasmo. Sensi e doppi sensi. Le mie opere sono il
proseguito evolutivo di una lunga Storia.
CV: Che aspetto della tua personalità ti è più utile nel tuo lavoro?
PP: La sensibilità e l’attenzione verso la realtà che mi circonda. Uso tutti i sensi
al fine di percepire il tempo in cui mi trovo, per poi dare forma al mio punto
di vista.
CV: Qual'e il tuo pezzo in ceramica preferito?
PP: “Vasca con putto , modello ‘800 Manifattura Barettoni, già Antonibon”.
2008. Rappresenta la presa di coscienza di come volevo usare la
ceramica.
La mia evoluzione artistica é molto diversa, ho spaziato attraverso diversi
materiale e tecniche, a seconda del fine concettuale che mi pongo . La
ceramica é la più recente, iniziata nel 2008. Rappesenta , probabilemente,
un destino di origini famigliari e del fatto che sono nato a Nove, dove si fa
ceramica da quattro secoli.
CV: Da cosa trai ispirazione?
PP: Dalla realtà in cui mi trovo. Dalla società contemporanea basata tra miti
e illusioni, tra azioni e reazioni. Dal osservazione del comportamento
dell’uomo nel quotidiano. Da cio’ che i media ci dicono e sopratutto come lo
dicono. Dalla maniera di reagire o meno di tanti rispetto le scelte di pochi.
Adoro il metodo dadaista usato da “Blob” di ri-rappresentare la realtà ,
nello spazio televisivo .
CV: Se potessi scegliere dove vivere/lavorare nel mondo, dove andresti?
PP: Io ora vivo e lavoro tra Bruxelles e Nove. Non sento l’esigenza di scegliere
un luogo fisso. Piuttosto mi trovo meglio nella condizione di potermi
spostare tra vari luoghi e tradizioni, per creare. Nella mia esperienza,
diversificare i luoghi , mi ha permesso di evolvermi molto , perché ogni
situazione mi genera un’ispirazione diversa .
CV: Il tuo migliore e peggiore momento ceramico
PP: Migliore quando ho capito cosa volevo dalla ceramica, peggiore quando
non riesco a realizzare, per limiti economici, le opere future che appaiono
nella mia testa.
Exhibitions
2012
-“STICCIANO 2012” collettiva preso al Tenuta di Sticciano , Certaldo( FI).
-“WABI SABI – HANDMADE IN ITALY” collettiva spazio espositivo “Leglise” , Torino.
-“BLACK IS NOT BLACK” collettiva galleria L’atelier ceramique, Losanna (Svizzera). -“PAOLO POLLONIATO” mostra personale . Galleria André Gombert, Parigi (Francia)
2013
-“PAOLO POLLONIATO” mostra personale.Galleria PULS Contemporary Ceramics, Bruxelles (Belgio).
www.polpolloniato.com
Paolo Polloniato born in 1979 in Nove (Vicenza)comes from a family of Master Artisans involved for the past two hundred years in the production of Nove's ceramics, one of the graetest centre in Italy. He is the co-founder of Made in Nove.
From 2008 he works almost exclusivly with ceramics, re-working original moulds from historical ceramic houses of Nove and creating new sculptures connected with the present. In May 2012 was selected for an artist's residence in Vallauris.
CV: Five words that describe your work
PP: The metamorphosis of tradition. A classical refiguration of neo-realism. Irony and sarcasm. Meanings and double senses. My pieces are the evolution of a long History.
CV: What aspect of your personality is more useful in your practice?
PP: Sensitivity and alertness towards the reality around me. I make use of all my senses to understand the time in which I'm in, and to give form to my point of view.
CV: What is your favourite ceramic piece of all times ?
“Vasca con putto , modello ‘800 Manifattura Barettoni, già Antonibon”.
2008. Represents the understanding of I wanted to work with ceramics.
My artistic evolution has been very diverse, I experienced different materials and techniques, depending on the conceptual goal I aim for.
2008. Represents the understanding of I wanted to work with ceramics.
My artistic evolution has been very diverse, I experienced different materials and techniques, depending on the conceptual goal I aim for.
Ceramics is the most recent material, I started in 2008. It comes, probably, from my familiar destiny and from the fact that I was born in Nove, great ceramic centre for the past 4 centuries
CV: Where do you get your inspiration from?
PP: From the reality around me. From contemporary society based on myths and illusions, between actions and reactions. From observing the behaviour of the human-being in its day to day. From what the medias say and how they say it. From the reaction of many in respect to the choices of few. I love the dadaist method used by Blob (i.e. an italian tv program) to re-represent reality on tv.
CV: If you could choose where to live/work in the world, where would you go?
CV: Your best and worst ceramic moment
PP: Best when I realise what I wanted from ceramics, worst when I don't succeed, for economical reasons, to create the works that I have in my head.
www.polpolloniato.com
No comments:
Post a Comment