Claudi Casanovas, Memorial als Vencuts
photo: Galerie Besson
Ho accenato nel precendente post al lavoro di Claudi Casanovas, ma mi sembrava giusto parlare più approfonditamente del lavoro di questo incredibile artista.
Catalano classe 1956, Casanovas si è dedicato allo studio del teatro prima di approdare alla ceramica. Membro del Coure Potters’ Cooperative dal 1978 al 1987 , nel 1992 vince il primo premio alla terza edizione della International Ceramics Competition di Mino, in Giappone. Molti musei in giro per il mondo hanno esposto le sue opere e nel 2004 ha vinto il concorso per la creazione di un monumento in memoria dei caduti del fascismo a Olot. L'opera, intitolata Memorial als Vencuts (In Memoria dei Caduti) è stata installata nel Giugno 2006.
Il lavoro di Casanovas è ben riconoscibile mi ricordo di essermi soffermata diversi anni fa, sulla lettura di un' intervista dove lo stesso Casanovas spiega l0 strano procedimento nella creazione dei suoi massi. Queste opere hanno spesso l'aspetto di formazioni geologiche naturali e semprano non dover niente all'intervento umano. Niente di più lontano dalla realtà, mi ricordo che Casanovas spiegava di usare grandi celle frigorifere per gelare la creta, e poi con una gru faceva cadere questi grossi blocchi a terra creando movimento senza distruggere la forma. Insomma un lavoro da macho, forse anche grazie sangue catalano, Casanovas si dedica a forme grandi e forti, dure e complesse, ma anche piene di fascino.
Queste sono le parole di Casanovas:
" All'interno del Monumento verrano tenuti come simbolo diari, lettere, memoriali e poemi...scritti dalle persone che hanno vissuto la Guerra Civile Spagnola dalla parte della Repubblica. ...Questo è il simbolo della guarigione del nostro passato, della nostra storia e della nostra libertà."Il Monumento è stato creato in due anni da 15 tonnelate di creta e poi racchiuso in una scatola di cemento. Per vedere le fasi della lavorazione visitate il sito della Galerie Besson
I spoke briefly about Casanovas work in my previous post, but I think is important to give to this great artist the space he deserves.
Claudi Casanovas was born in 1956. He first studied for the theatre in Barcelona, then trained as a ceramist in Olot (Catalonia). He was a member of the Coure Potters’ Cooperative from 1978 to 1987. In 1992 he won first prize at the III International Ceramics Competition in Mino, Japan. Recent major international exhibitions have included those at the Roman Museum in Nyon, Switzerland, the Museum of Contemporary Art, Oostende, Belgium and Kunstforum, Kirchberg, Switzerland. In 2004 he won a competition to create a monument against Fascism in Olot. The piece, entitled Memorial als Vençuts, was installed in June 2006. Since the monument Casanovas has been exploring the medium of print. His aquatint series “Aürt” and his large scale etchings “Arbol - Inmovilidad en el paisaje” have been exhibited in the UK and America with the gallery.
Casanovas work is highly recongnizable, his big blocks of clay seem to belong more to the world of geological phenomenon than the work of human hands. They are big and strong, though but full of meaning and emotions. Is the work of a tough Catalan men. I remember reading an interview where Casanovas was explaining some of his methods of working. They involved huge freezers and a crane. The clay was first freezed and then dropped on the floor so it would crack maintaining its shape... not for the faint-hearted.
These are his words on this great monument:
Inside The War Memorial--1936~1978--just as a symbolic will be kept: diaries, letters, memories, poems,...written by people who lived during the Spanish Civil War from the Republican side. In this way we will symbolize the full recovery of our past, our history, our present freedom.It was created over a two-year period from 15 tonnes of clay and encased in a concrete shell. It stands alongside the Fluvià River in Olot and was commissioned by the the Municipality of Olot-Girona-Catalunya-Spain
For more information and photos go to Galerie Besson's site
photos and artist bio at Galerie Besson
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