Ann Van Hoey CV'5
















Ann è una meravigliosa artista che coniuga la semplicità delle forme con una tensione emotiva. Le sue ciotole si piegano trasformandosi in nuove realtà ai limiti del loro essere.
Queste le date delle sue mostre nel 2011:
Insieme a Gustavo Pèrez alla Puls Contemporary Ceramics (Brussels Belgium) dal 10/9 al 15/10, e una personale alla Galerie Marianne Brand (Carouge- Geneva Switzerland) dal 1/10 al 20/10
http://www.annvanhoey-ceramics.be

qui risponde alle nostre domande:
CV: 5 Parole che descrivano le tue opere
AVH: Minimalismo, delicatezza, monocromia, geometria, leggerezza
CV: Che aspetto della tua personalità ti è più utile nel tuo lavoro?
AVH: La pazienza e la perseveranza
CV: Qual'e il tuo pezzo in ceramica preferito?
AVH: 30 anni fa quando ho cominciato a lavorare la ceramica, rimasi molto impressionata dai lavori di Bodil Manz e le ciotole di Alev Siesbye. Tra i miei connazionali ammiravo Tjok Dessauvage and Piet Stockmans. Mi piace ancora il loro lavoro, ma da allora ho visto così tanti pezzi belli che mi è impossibile scegliere

CV: Da cosa trai ispirazione?
AVH: Principalmente l'ispirazione viene mentre sto lavorando in studio. Recentemente in un laboratorio svizzero ho notato una frase di Pierre Soulages "c'est ce que je fais qui m'apprend ce que je cherche" " E' quello che faccio che mi insegna quello che sto cercando" questo rappresenta perfettamente quello che succede a me. Comunque devo ammettere che ho cominciato a piegare le sottili lastre di creta dopo un viaggio in Giappone dove ho scoperto l' origami.
CV: Se potessi scegliere dove vivere/lavorare nel mondo, dove andresti?
AVH: Mi piacerebbe lavorare in Oriente, ma solo per un po'. Ho vissuto e lavorato nel sud della Francia e l'esperienza è stata molto forte, preferisco vivere nella mia città Mechelen in Belgio, dove sono nata, cresciuta e dove sono circondata dalla mia famiglia e dagli amici.
Merci Ann!






Ann Van Hoey answers CV'5
Ann is a wonderful artist working with simple yet perfect forms, using a folding technique to transform the shape pushing it to a new state. Ann future exhibitions are: A show together with Gustavo Pèrez at Puls Contemporary Ceramics (Brussels Belgium) from 10/9 till 15/10, and a solo-show at Galerie Marianne Brand (Carouge- Geneva Switzerland)from 1/10 till 20/10 http://www.annvanhoey-ceramics.be
Here she answers our questions :


CV: Five words that describe your work
AVH: Minimalism, delicate, monochrome, geometrical, light

CV: What aspect of your personality is more useful in your practice?

AVH: Patience and perseverence

CV: What is your favourite ceramic piece of all times ?

AVH: 30 years ago when I started practicing ceramics, I was very impressed by the work of Bodil Manz and the bowls from Alev Siesbye. In my own country I admired Tjok Dessauvage and Piet Stockmans. I still love their work, but I have seen so many beautiful pieces since that time that is impossible to choose.


CV: Where do you get your inspiration from?

AVH:Mostly my inspiration comes while I am working in my studio. In a Swiss workshop I recently saw a phrase from Pierre Soulages: c'est ce que je fais qui m'apprend ce que je cherche . What I am doing learns me what I am looking for and that illustrates perfectly how it works for me. However I must admit that I first started folding my thin sheets of clay after a trip to Japan where I discovered origami.

CV: If you could choose where to live/work in the world, where would you go?

AVH: I'd like to work in the East for a while… but only for a while . I have lived and worked in the South of France and the experience was very strong, I prefer to live in my home town Mechelen in Belgium, where I was born, where I grew up and where I am surrounded by family and friends.
Merci Ann!
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