Grayson Perry













Grayson Perry, My Civilisation,
Installation view 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa, 2007

Meglio un Vaso o uno Squalo?

Grayson Perry, ceramista inglese "en travesti" si è piazzato al 170 posto, secondo un sondaggio del quotidiano The Times, tra i duecento artisti più influenti del secolo scorso. Vincitore nel 2003 del prestigioso Turner Prize, premio dedicato all'arte contemporanea emergente, Perry provoca strane sensazioni nel mondo della ceramica. Ritenuto, a onor del vero, tecnicamente scarso e troppo spesso legato alla facile provocazione (forse anche per i vestiti e l'acconciatura da bambina con cui si presenta agli eventi uffciali), rappresenta comunque un modo diverso di essere ceramista. I suoi vasi dalla forma classica, da vicino rivelano narrative e immagini inquietanti, ma passato il primo impatto, la cosa più interessante del suo lavoro rimane la capacità di rinnovarsi e di mettersi in gioco. Sicuramente più vicino più vicino all'arte contemporanea sopratutto nei prezzi delle opere, Grayson Perry rimane unico nel suo genere anche grazie ad una grossa dose di humor e a frasi come questa:


Il problema della ceramica è di essere troppo vicina all'arte per essere considerata tale. Uno squalo (riferendosi alla famigerata opera di Damian Hirst, n.53 della stessa lista, che consisteva in uno squalo in formaldeide) è Ok. Ma un vaso è troppo vicino (all'arte). Se chiami il tuo vaso arte sei pretenzioso. Se ci chiami il tuo squalo, sei audace e filosofico"

Per i più tradizionalisti al n. 192 c'è Isamu Noguchi, maestro assoluto del modernismo

Shark or Pot ?

Grayson Perry, english ceramist "en travesti" is at number 170 of the list of the most influential artists of the 20th century published by The Times. Winner of the Turner Prize for Contemporary Art in 2003, Perry created quite a stir within the world of ceramists. Considered too weak in techinque e too often relying on the power of shock (attending art events dressed as his alter ego Claire, with blond locks and girlie dress), he represent a completly different way of being a ceramist. His pots with their classical form, on a closer look unfold disturbing images and dark narratives, but after the first impression his best quality remains the power to be innovative and daring. Closer to fine art especially for the prizes of his pieces, Perry his famous for his humor and for statment like this one:

“The trouble is that pottery is almost too close to art to be co-opted into it. A shark (referring to Damian Hirst's infamous piece cosisting of shark in formaline, Hirts is n.53 of the same list), that’s OK. But a pot - that’s too close for comfort. If you call your pot art you’re being pretentious. If you call your shark art you’re being bold and philosophical”
For those with a more traditional taste n. 192 is Isamu Noguchi, master of modernism


links:

Times Online

www.saatchi-gallery.co.uk/artists/grayson_perry.htm

http://www.noguchi.org/


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