Steven Young Lee
Steven Young Lee
Ceramics Monthly dedica la copertina di questo mese ad Steven Young Lee, 'Resident Artistic Director' della mitica Archie Bray Foundation in Helena, Montana. Il lavoro di questo interessante ceramista di origine coreana ma cresciuto a Chicago, parte dell'idea di individualità e da come la sua eredità orientale si sia fusa con la sua educazione americana.
Il risultato è bellissimo, peccato non sia riuscita a trovare un suo sito...
Steven Young Lee is the Resident Artist Director of the Archie Bray Foundation in Helena, Montana. Lee is a Chicago native with a Korean heritage. One of his works is on the cover of Ceramics Monthly, a beautiful combination of oriental tradition and American modernity. These vases are beautiful, too bad I wasn't able to find his site...
Daniel Rhodes
'Clay and Glazes for the Potter' è stato il mio primo vero libro di ceramica, mi ha affascinato, mi ha aperto a mondi sconosciuti e sopratutto mi ha fatto piangere sulle formule per la creazione degli smalti. E' un testo fondamentale, tutt'ora quando ho dei dubbi vado a consultarlo, di Rhodes mi fido, è stato grazie a lui che ho realizzato il primo smalto con la cenere. Ho pensato che fosse giusto citarlo tra gli indispensabili, è uscita una nuova edizione con ampliamenti di Hopper su nuove tecniche e tendenze. Preferivo la copertina della mia edizione, ma questo libro rimane fondamentale nella biblioteca di ogni ceramista.
'Clay and Glazes for the Potter' was my first ceramic book, the one that opened the doors on this beautiful world of art and technique and made me wanted to cry on clay formulas...It's a good base, and it's rock solid ! Thanks to his book I created my first ash glazes, and even if I didn't learn nearly half of it what I got was good and deep understanding.Yes, when in doubt I go back to it. The new edition was revised and expanded by Robin Hopper in that same spirit, adding new techniques and trends. The cover was nicer on my edition but anyway is definitely worth it !
Daniel Rhodes
Origin 2010
Sempre parlando di Neo Artigiani inaugura oggi a Londra Origin, fiera annuale dell'artigianato contemporaneo che ospita 220 tra i creatori più innovativi inglesi ed internazionali.
E' interessante lo slogan "Made not Manufactured" per sottolineare che non sitratta di cose solamente fatte a mano ma concepite dall'artista/creatore, anche qui testa e mani.
Molti i ceramisti interessanti, anche se devodire che il trend estetico sembra essere lo stesso, molto minimal, porcellana, forme naturali oppure qualche pezzo più funky, con colori decisi e ammicamenti vari. Comunque di ottima qualità, guardatevi gli espositori
http://www.originuk.org/exhibitors
23-29 September 2010
10am– 6pm
Old Spitalfields Market, London, E1 6EW
Origin is the Crafts Council's annual showcase of original contemporary craft, bringing together 220 of the most innovative UK and international makers for 1 week. It offers visitors a rare chance to buy directly from the makers and meet them face to face.
Many interesting ceramists, functional or scuptural, but with a similar aesthetic trend. A lot of porcelain, natural shapes, soothing colours or that odd funky bit, with vibrant hues and cheesy details. Anyway all very good ! Have a look at the exhibitors
http://www.originuk.org/exhibitors
23-29 September 2010
10am– 6pm
Old Spitalfields Market, London, E1 6EW
Lowri Davies
Justine Allison
Chris Keenan
Origin 2010
Cèramique a Paris
Michel Gouery, Vorlone (détail), 2006.jpg
Un'amica entusiasta di ritorno da Parigi, mi ha ricordato di parlarvi di questa bellissima iniziativa che riguarda la ceramica contemporanea francese. In onore della 44a assemblea generale dell’Accademia Internazionale della Céramique (AIC), Sèvres, Les Arts Décoratifs, la galleria Collection e una quarantina fra gallerie e centri culturali a Parigi propongono esposizioni e retrospettive al fine di rivelare al pubblico la ricchezza della creazione ceramica contemporanea.
Che suono dolce queste parole ! Se potessi partirei immediatamente ma per il momento posso visitare solo virtualmente...
Circuit céramique : la scène française contemporaine
17 September 2010–20 February 2011
Il Museo 'des Arts décoratifs' ospita artisti artisti giovani insieme a altri di lunga esperienza per illustrare tre temi "Il corpo e le sue metafore" "Il paesaggio immaginario" "L'oggetto rivisitato come decoro"
Per vedere il catalogo http://www.lesartsdecoratifs.fr
Per gli altri circuiti:
A friend came back from Paris enthusiastic about this beautiful event. For the 44th general assembly of the International Academy of Ceramics in Paris, Sèvres, Les Arts Décoratifs, Collection Gallery and around forty among galleries and cultural centres host exhibitions or retrospectives to reveal to the public the richness of contemporary ceramics' creations. This is on at Les Arts Decoratifs:
Circuit céramique : la scène française contemporaine
17 September 2010–20 February 2011
Tracking the new possibilities offered by ceramics in the fine arts, design and craftsmanship, The Contemporary French Ceramic Scene at Les Arts Décoratifs is both an exhibition and an itinerary. Young talents never previously shown in a museum, and established artists sculpting in ceramics for several years have been brought together to illustrate the exhibition’s three themes: “The body and its metaphors”, “An imaginary landscape” and “The object revisited as decoration”. The project takes the form of an itinerary of contemporary ceramic sculptures and installations incorporated into the museum’s permanent collections.
to view the catalog on-line Per vedere il catalogo http://www.lesartsdecoratifs.fr
For the other itineraries: * Circuit céramique à Sèvres : La scène française contemporaine * Circuit céramique à Collection, pour Territoires en mouvement * Circuit céramique au fil des galeriesCèramique a Paris
Neo Artigiani
Negli ultimi tempi, si parla di un ritorno all'artgianato di qualità in contrapposizione ad un mondo sempre più uguale di produzioni di massa (vedi l'iniziativa Nuovo Artigianato). Come nell'Inghilterra ottocentesca dove intellettuali ed artisti si ribellavano al fenomeno dell'industrializzazione, o nell'America anni '70 dove il fatto a mano diventava paladino della libertà individuale, ritorniamo a sentire il bisogno di veri artigiani. Uso la parola con cautela, anzi vorrei proprio averne una nuova per poter definire queste figure che sono sì artigiani, in quanto usano le mani, ma anche artisti per il valore concettuale che esprimono nelle loro opere. Mi accontenterò di chiamarli neo-artigiani, lo preferisco al temine cyber di designer-artigiano. La parola artigianato ha purtroppo perso valore, se penso alle ceramiche artigianali mi vengono in mente le maioliche di Caltagirone...smalti cinesi e mascherine prestampate..., un po' come il gelato artigianale, basi pronte che vengono miscelate sul posto, e direi che non ci siamo.
Invece questo neo artigianato mi piace proprio, siamo come al solito indietro rispetto all'America dove il 'Craft' è decisamente 'cool', giovane, divertente, innovativo. Nel 2008 usciva il libro 'Handmade Nation: the Rise of DIY, Art, Craft and Design' (La Natione del Fatto a Mano, ma anche la Nazione Fatta a Mano: l'ascesa del Fai da te, arte, Artigianato e Design) e questo neo artigianato veniva definito il punk-rock del fai da te. Da qui la nascita dei vari Etsy, PoppyTalk e chi più ne ha...
Ecco che anche in Italia l'artigianato si nutre di una nuova linfa, giovani designer ritornano ad usare le mani creando opere uniche, belle ed interessanti.
Un esempio è Francesco Ardini, architetto/ceramista vincitore del progetto Coffebreak organizzato dal Museo Gianetti. Vi avevo già parlato di questa iniziativa che mi piace molto, con la prima vincitrice del concorso Annalisa Guerri anche lei proveniente dalla facoltà di Architettura. Bando alle ciance e spazio ai giovani, vi lasci a Francesco e la sua opera
Quest’opera vede la porcellana come un elemento che divora, si espande, cresce e muta. Non c’è un preciso riferimento storico ma l’inquietudine di un materiale solitamente usato nell’ambiente domestico più ricercato rivisto come un elemento che abita il nostro ambiente in una visione organica e non più statica. Perché l’opera è espressione del quotidiano, inquietudine di questa società. Dinamismo mai finito che si nutre del nostro quotidiano. Il vassoio, oggetto domestico costituito di un materiale solido come la terra, è soggetto al divenire delle cose. L’opera è lo specchio dell’anima, in questo senso si umanizza e quindi subisce lo scorrere inesorabile del tempo e le trasformazioni a cui siamo tutti soggetti. Non esiste più materia statica e immutabile nello spazio, ma anche l’oggetto muore e diventa essenza, per una proliferazione infinita di vite, inseguendo un sottile senso di leggerezza. La porcellana, un puro organismo che si nutre del corpo inerte. Come l’animo umano, l’opera evolve componendosi di nuova materia, cerca nuovi spazi in cui librarsi nell’aria, come le persone fanno con l’esperienza e il desiderio di vita.
http://www.ardidesign.com
Craft is cool, brainy and young ! New souls are escaping the rigid conceptual walls of design and getting ready to put their hands at work. In Italy a wave of Neo Artisan is starting to change the rules of a tired game. It's exciting and I'm all for it ! So let's give these guys some space, brain and hands is a wonderful combination.
Francesco Ardini is a trained architect turned ceramist, he is the winner of the second round of Coffebreak Museum at Museo Gianetti, a contest that host young, contemporary artists among fabulous porcelain collection. Here Francesco talks about his work.
In this work, the porcelain is the element the devours, expands, grows and changes. There isn't a precise hystorical reference but the anxiety of a material frequently used in the most refined domestic enviroment, viewed in a more organic essence. The piece is an expression of the everyday, of the everyday anxiety. Neverending dinamism that feeds on the everday...
Neo Artigiani
Keramikos 2010
"Holter museum"
KERAMIKOS 2010
Festival Internazionale d'arte ceramica che si terrà dal 18 settembre al 17 ottobre nei due poli espositivi dell'antico Borgo di Bracciano, la galleria Artidec ed il Chiostro degli Agostiniani
INAUGURAZIONE 18 Settembre ore 17.30
WORKSHOP - domenica 19 settembre, ore 10,00 - Paperclay con Rebecca Hutchinson
WORKSHOP - domenica 10 ottobre, ore 10,00 - Preparazione Calchi di gesso per colaggio
con Pirjo Eronen e Annalisa Guerri
per i quali è possibile prenotarsi (...prima possibile, i posti sono limitati) scrivendo a: leenak@alice.
http://galleries.absolutearts.com/galleries/artidec/
Keramikos 2010
In the beautiful setting of Bracciano, close to Rome, on the 18th the opening of Keramikos, International fair of Ceramic Art.
WORKSHOP - sunday 19 September, 10:00 am - Paperclay with Rebecca Hutchinson
WORKSHOP - sunday 10 October , 10:00 am - Plaster Castings with Pirjo Eronen e Annalisa Guerri
to book contact: leenak@alice.it
http://galleries.absolutearts.com/galleries/artidec/
Keramikos 2010
Terra sulla Pelle
photo: © Francis Willemstijn
UN PEU DE TERRE SUR LA PEAU
La Fondation d'enterprise Bernardaud di Limoges, ospita fino ad una mostra di gioielli contemporanei realizzati in ceramica. 150 pezzi incredibili creati da artisti di 18 nazionalità che scavalcando i confini del bijoux tradizionale hanno creato vere e proprie sculture da indossare. Mi incantano
Gli artisti partecipanti:
Aydin Yasar, Svezia | Carole Deltenre, Francia | Willemijn de Greef, Paesi Bassi | Andi Gut, | Gesine Hackenberg Svizzera, Germania | Hoogeboom Pietro, Paesi Bassi | Rian de Jong, Paesi Bassi | Kouswijk van Manon, Paesi Bassi | Natalie Luder, Svizzera Nijland Evert |, Paesi Bassi | Ted Noten, Paesi Bassi | Pendariès Marie, Francia | Katja Prins, Paesi Bassi | Tiina Rajakallio, Finlandia Tolvanen | Terhi, Finlandia | Vogt Luzia, Svizzera | Wu Shu-Lin, Taiwan Christoph Zellweger |, Svizzera
A Bit of Clay on the Skin
Fabulous exposition on until October at Fondation d'entreprise Bernardaud, Limoges. 18 International artists had broken the boundaries of traditional jewellery creating incredible sculptures made of ceramics. Mesmerizing
the artists:
Aydin Yasar, Svezia | Carole Deltenre, Francia | Willemijn de Greef, Paesi Bassi | Andi Gut, | Gesine Hackenberg Svizzera, Germania | Hoogeboom Pietro, Paesi Bassi | Rian de Jong, Paesi Bassi | Kouswijk van Manon, Paesi Bassi | Natalie Luder, Svizzera Nijland Evert |, Paesi Bassi | Ted Noten, Paesi Bassi | Pendariès Marie, Francia | Katja Prins, Paesi Bassi | Tiina Rajakallio, Finlandia Tolvanen | Terhi, Finlandia | Vogt Luzia, Svizzera | Wu Shu-Lin, Taiwan Christoph Zellweger |, Svizzera
Fondation d'entreprise Bernardaud, 27 avenue Albert Thomas, 87000 Limoges
Terra sulla Pelle
Lucio Fontana
La Via Crucis
Meno famose delle sue tele ma non per questo meno belle, sono le ceramiche realizzate da Lucio Fontana. In una sua estesa personale diversi anni fa', avevo potuto ammirare la bellezza disarmante e la forza dirompente dei suoi Concetti Spaziali in creta.
La Via Crucis è composta di 14 formelle in ceramica, realizzate da Fontana per l'istituto per ragazze madri Ada Bolchini. Un anno fa' era stata messa in vendita per finanziare nuove opere dello stesso istituto, ma l'asta fallì, forse per il prezzo o per l'impossibilità di dividere l'opera o esportarla (ordine della Sovraintendenza). Alla fine è stata acquistata dalla regione Lombardia a prezzo scontato, che la metterà in mostra al Grattacielo Pirelli, e poi la destinerà al Museo Diocesano Paolo Diocesano.
Less famous than his paintings but equally amazing, Lucio Fontana's ceramics hold a special place in my heart. I saw some of his bronze and ceramics, all equally titled 'Spatial Concept', many years ago in an extensive personal exhibition and I was so moved by their strength and character. Via Crucis is made of 14 ceramic tiles, created by Fontana for a single mother's institution in Milan. They went on auction last year, but maybe the price or the impossibility to sell them separately or moved them abroad, had scared away any possible buyer. Finally the Regione Lombardia has decided to buy them at a discounted sum, Via Crucia will be hosted first at Grattacielo Pirelli and then moved to Museo Diocesiano Paolo Biscottini, both in Milan.
Lucio Fontana
Concreta 2010
Certaldo, Palazzo Pretorio
International Exhibition of Contemporary Ceramic Sculpture
From 10th September to 30th October 2010
“CONCRETA ” rappresenta un’importante occasione per una iniziativa pubblico/privata allo scopo di dare visibilità nazionale e internazionale alla ceramica italiana, con particolare riferimento alla scultura contemporanea. Le nostre prerogative sono la qualità in continuità con la cornice del magnifico Palazzo Pretorio di Certaldo, nel mezzo di una regione unica come la Toscana.
Il lavoro di sei diversi maestri contemporanei sarà esibito a scadenza annuale nella mostra curata da Gian Lorenzo Anselmi della “Galleria Gulliver” di Marciana Marina, Elba (www.gulliverarte.com) in collaborazione con Pietro Maddalena de La Meridiana, “Scuola Internazionale d’Arte Ceramica” di Certaldo (www.lameridiana.fi.it).
“CONCRETA ” represents an occasion for an important private/public initiative to give visibility, both nationally and internationally, to the Italian ceramic scene particularly referred to modern ceramic sculpture. Our prerogatives are quality sustained by continuity and the outstanding setting of Palazzo Pretorio in Certaldo in the middle of a unique region like Tuscany.
The work of six different contemporary masters will be on show every year in an exhibition curated by Gian Lorenzo Anselmi of Galleria Gulliver from Marciana Marina, Elba (www.gulliverarte.com) in association with Pietro Maddalena of La Meridiana, the International School of Ceramics near Certaldo (www.lameridiana.fi.it).
Concreta 2010
Argillà 2010
Week end di ceramiche a Faenza, fiera con molte presenze e ceramisti di tipi diversi. Purtroppo le alte aspettative non sempre coincidono con la realtà, e torno con sentimenti contrastanti. Per onore di cronaca, devo riconoscere che la manifestazione era organizzata molto bene, ottimi gli stand e i servizi e veramente eccezionale la cena di benvenuto. Speravo in una programmazione di incontri, a lato della manifestazione, più fitta e più interessante e sopratutto, questa la nota più dolente, in una selezione più accurata degli espositori. A chi voleva rivolgersi Argillà ?
Molta parte del pubblico, e le presenze sono state veramente numerose, era digiuna di 'educazione' ceramica. Questa, non fraintendete, non la reputo una cosa necessariamente negativa, però su questo tipo di pubblico va fatto un lavoro, non si può pretendere che capisca la differenza fra una ciotola fatta in serie da un altra, magari in porcellana con una lavorazione a nerikomi ? Vede principalmente la differenza di prezzo, ma non capisce. Capisce ancora meno se vicino a grandi ceramisti di esperienza e tecnica, si affiancano stand di tutt'altra natura...
Speravo di trovare una linea selettiva più chiara, e invece tra i numerosi stand mi sono spesso persa, dovendo tornare sui miei passi per rivedere artisti che conoscevo e che mi erano sfuggiti, e io alla fiera ho passato due giornate intere !
Se volevano rappresentare diverse realtà delle ceramica, avrebbero almeno potuto fare settori separati, anche se visto che i mercatini artigianali abbondano per una volta si poteva evitare.
La ceramica intesa in questo modo mi lascia perplessa, sembra voler far contenti tutti e in realtà non fa' contento nessuno, nè la signora che voleva comprare il portasapone nè l'intanditore che cerca il confronto. A patto che l'intenditore sia una figura che in Italia esiste... i veri interessati sono quasi tutti ceramisti, e un mondo che si riversa su se stesso va' poco lontano.
Mi dispiacerebbe veder bruciarsi una così buona occasione per la ceramica di alto livello, Faenza ha molto da offrire, il MIC è favoloso e la sua vocazione contemporanea è meritevole, poi c'è il Museo Zauli, anch'esso una meraviglia, perchè fare un Fiera nè carne nè pesce ?
Molti ceramisti stranieri sono partiti delusi, avendo venduto troppo poco, le fiere all'estero non mancano, perchè fare la fatica...
Comunque ho avuto l'occasione impagabile di vedere molti amici virtuali, di visitare due bellissime collezioni, di divertirmi con i forni all'aperto, e non ultimo di tornarmene a casa con quel colorante verde che mi serviva. Forse dovrebbe bastarmi ?
Museo Zauli
I came back from the italian ceramic fair Argillà with mixed feelings. One one side I found the collection of MIC and of Museo Zauli both extraordinary, and on the other I spent two days trying to look for the artists among stalls of replicas and colorful pendants. It seems that contemporary ceramics in Italy (not even in Faenza, a city that seemed voted to the contemporary side of ceramics, look at the concorso !) cannot have her own space, it has to be squeezed among crafty bits and bobs. I expected something different and maybe we are not ready, but if we continue with this unclarity we will never be ! For all of you who are blessed with different type of fairs and a larger audience of connoisseurs, I nonetheless recommend a visit to this beautiful city and her great collections ! I also feel like thanking the artists, who put their talent and their time in this event and giving contemporary ceramics a chance in this ungrateful country.
Luigi Ontani "Electric throne"
Argillà 2010
Manuel Canu CV'5
Loops
Manuel Canu è nato in Sardegna, in Italia, nel 1979 ma vive e lavora in Danimarca. E'un ceramista interessante che coniuga le abilità tecniche con le diverse influenze dovute ai , in Inghilterra alla Bath Spa University, e alle residence, da Jingdezhen al Centro Ceramico di Guldagergaard.
Diverse mostre e fiere interessanti nel suo curriculum, Manule divide il suo tempo fra le sue due passioni, la ceramica e la grafica. Qui risponde alle nostre domande ma per saperne di più
www.manuelcanu.com
CV: Parole che descrivano le tue opere
MC: Sculturale, colorato, spontaneo, decorativo, ludico
CV: Che aspetto della tua personalità ti è più utile nel tuo lavoro? MC: Seguire il mio cuore nel prendere decisioni.
CV: Qual'e il tuo pezzo in ceramica preferito? MC: Dipende dal mio stato d'animo, ma sono contento del lavoro di nome Loops
CV: Da cosa trai ispirazione? MC: Architettura, natura e filosofia
CV: Se potessi scegliere dove vivere/lavorare nel mondo, dove andresti? MC: Nel mio paese natale, Sardegna!
Blue and White
Manuel Canu is an Italian ceramist with an international curriculum. Originally from Sardinia, Manuel studied ceramics design at Bath Spa University and later moved to Denmark. His time is divided between his strong passions : ceramics and graphic design and his work is influenced by his international experiences, like residencies in Jingdezhen and at Ceramic Centre in Guldagergaard.
Here Manuel answers our 5 questions, but to know more
www.manuelcanu.com
CV: Five words that describe your work
MC: Sculptural, colorful, spontaneous, decorative, playful.
CV: What is your favourite ceramic piece of all times ?
MC: It depends on my mood, but I am happy with the work named Loops
CV: Where do you get your inspiration from?
MC: Architecture, Nature and Philosophy
CV: If you could choose where to live/work in the world, where would you go? MC: Back in my native country, Sardinia!
Manuel Canu CV'5
Maison et Objet 2010
Apre venerdì Maison et Objet Paris, molti i ceramisti presenti tra cui Alice Riehl con i suoi lavori in pizzo di porcellana e Violaine Ulmer che presenterà la sua nuova collezione di gioielli in porcellana. Per dare un'occhiata
Opens on friday Maison et Objet Paris, among the ceramists Alice Riehl with her porcelain laces and Violaine Ulmer with her new porcelain jewellery collection.
For a sneak peak
Maison et Objet 2010